La lunga crisi pandemica ha lasciato un segno forse indelebile sulla salute psichica di bambini e ragazzi e ha ridotto la scuola italiana a rinnegare nei fatti decenni di cultura dell'inclusione e secoli di buone pratiche educative. Per questa generazione così provata da obblighi e privazioni mai visti occorrono un’educazione su misura e una pedagogia riparativa, in grado di gettare le basi per un modo diverso di fare scuola. L’istituzione scolastica ha mostrato il volto spietato dell’istituzione totale; superato il limite del nonritorno, si può solo andare oltre la scuola, verso modelli educativi nuovi, rispettosi dei bisogni fondamentali di individui in crescita e ispirati all’ideale umanistico della formazione integrale, anziché alla visione ipertecnologica e alienante di una società transumana.
